Triumph Speed Triple R…Tested!
Non é tutto oro quello che luccica.



triumph-speed-triple-rMolti si chiedevano perchè ad Hinckley non fosse mai venuto in mente di attaccare una R alla fine del logo "Speed Triple", si cominciava a pensare fosse troppo pericoloso cercare di migliorare qualcosa di praticamente impeccabile, una delle colonne portanti del settore vendite di casa Triumph. Specialmente se si tratta di migliorare quell'ultima creatura, che come già scritto in passato dal sottoscritto, era una delle naked mille più complete di sempre, per prestazioni e sicurezza.

Quindi come è possibile migliorare un connubio simile incrementando in maniera esponenziale questi due fattori fondamentali? Il reparto furboni inglesi si era portati avanti con il lavoro qualche tempo prima, con una belva dal sangue blù chiamata "Daytona R" e loro senza pensarci due volte hanno fatto copia in colla con le soluzioni più raffinate montate su quest'ultima. Ecco arrivare quindi sulla Speed Triple...la "ERRE".

Non si tratta solo di un telaietto posteriore rosso, che spicca parecchio grazie anche alla scelta dei signoli colori dello yin e lo yang e a nuove grafiche per i loghi Triumph e Speed Triple R, ma c'è molto, molto altro al servizio della clientela: forcelle tutte dorate by Öhlins Nix 30 (dove il 30 non è a caso, ma indica il diametro dei pompanti che è per l'appunto di 30 mm.) a completare il davanti, giù alle forche spuntano gli attacchi radiali dove montatetriumph-speed-triple-r-2 troviamo ora il non plusultra che la Brembo sa offrire al mondo delle due ruote, le monoblocco M4, abbinate ad un ABS sportivo che interviene in casi davvero eccezionali. Al posteriore invece troviamo il mono anche lui tutto oro Öhlins Ttx 36 (stesso riferimento del 36 come nelle forcelle) e per completare il comparto della ciclistica in quel di Hinckley hanno dotato questa Speed R di una coppia di cerchi forgiati a 5 razze della PVM in grado di far smaltire ben 1,7 kg di peso alla millona inglese dagli occhi a mandorla. Basta così? No, non è ancora sufficiente per giustificare una lettera in più nel nome, quindi sono stati sostituiti svariate plastiche e componenti dal pregiato e fatato carbonio per far diventare questa naked un piacere anche una volta scesi dalla sella. Ed infine per i più smaliziati che vogliono solo il meglio per non dover invidiare nulla dentro e fuori dai cordoli, non dovranno accontentarsi delle già bastevoli Racetek K3, ma della gomma più sportiva di tutte, la Pirelli Diablo Supercorsa SP. Con tutto questo ben di dio, la R deve sentirsi tutta al punto da togliere il fiato, non vedo l'ora di guidarla per dire...

triumph-speed-triple-r-1Che diavolo hanno combinato?! Sin dai primi metri mi accorgo che il cambio è diverso, la corsa del comando è chilometrica, si finisce con l'aprire gas ancora prima che la marcia sia inserita e avere uno strattone davvero snervante. Ma a questo mi ci abituo dopo poco, finalmente posso dare sfogo a quei 135 cv che tanto mi hanno saputo emozionare nella versione di base, facendo puntare la ruota al cielo con una facilità disarmante. Così in seconda spalanco e... nulla di nulla, la moto non si scolla da terra ma anzi parte a fionda come fosse una Drag Bike. Mi convinco che qualcosa non è più come prima, allora decido di passare alla guida, cercando di capire l'abisso che si crea tra queste öhlins e le showa della versione con la consonante mancante, facendo destra e sinistra cercando di farla danzare tra le curve la moto si comporta in maniera impeccabile, percorrendo in maniera lineare pennellando le curve, assorbendo copiosamente ogni minima asperità o imperfezione del manto stradale. Agile e pronta ad ogni apertura del gas. E la frenata poi, semplicemente impressionante, da l'idea di farti ribaltare, ma lasciandoti consapevole che non accadrà. Tra una curva e una staccata mi rendo conto di quanto sono fastidiosi i led che consigliano la cambiata perfetta, spero siano tarati da uno dirigente del risparmio consumi, perchè lampeggiano appena dopo i 3.000 giri, praticamente all'inizio del divertimento.

Ma il punto é un altro. Una versione più corsaiola di una moto già di per se ottimatriumph-speed-triple-r-3 dovrebbe essere qualcosa di talmente estremo da poter essere sfruttata a dovere solo all'interno di tracciati appositi, ma la sapete l'ultima? Triumph ha sviluppato questa nuova Speed Triple R per offrire la massima esperienza di guida su strada garantendo prestazioni e sicurezza. Che senso ha dotare una moto già sfruttabile in pista e ancora meglio per strada grazie a una ciclistica con una parvenza ancora umana, di soluzioni tecniche all'avanguardia sviluppate nelle competizioni per definirla poi una versione votata alla guida di tutti i giorni? Sarebbe come dare in permuta un'utilitaria per comprare una fuoriserie per poi fare la spesa. Le sospensioni öhlins sono più rigide e quindi scomode delle showa, le brembo monoblocco non sono certo studiate per frenare la moto ad ogni semaforo o attraversamento pedonale e l'ABS di tipo sportivo nella guida di tutti i giorni non è quello che serve.

Non fraintendetemi, la nuova Speed Triple R è davvero una moto bellissima, ma mi sono documentato a riguardo e sia il motore che il cambio non sono gli stessi della sorella meno raffinata. Gli interventi apportati hanno addolcito l'erogazione per rendere la supernaked meno super. Datemi retta prima ancora di spendere l'esorbitante cifra di 14.495 euro, fatevi un giro su quella meno luccicante, é più comoda, più divertente, se la prendete con l'ABS funziona sempre e bene e non interviene solo se frenate dai 200 km/h in su e cosa più importante costa 2.800 euro in meno.

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Scritto da Marco Borelli

Blog: http://acider89.wordpress.com/


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